Ai miei giovani studenti...

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Ai miei giovani studenti...

Omar Cominelli
Pubblicato da Omar in Riflessioni · 12 Maggio 2013
Tags: RiflessioniGiovani

Voglio farvi conoscere la voce di un amico, Don Tonino Bello.
L'ho incontrato per caso un giorno in fondo alla mia Chiesa.
Ho preso distrattamente un'immaginetta come tante altre su cui c'era la sua foto con una sua preghiera.
Due click su internet ed è stato amore!
Se lo lasci entrare nella tua vita, puoi solo guadagnarci.
Ha la parola giusta per ogni occasione.
Qui parla a voi ragazzi...
vale veramente la pena provare ad ascoltarlo!

"Cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri.
Appassionatevi alla vita perché è dolcissima. Mordete la vita.
Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze
con quegli affidi malinconici ai diari.
Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni.
Mandate indietro la tentazione di sentirvi incompresi.
Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate gioia da tutti i pori.
Bruciate... perché quando sarete grandi potrete scaldarvi ai carboni
divampati nella vostra giovinezza.
Incendiate... non immalinconitevi. Perché, se voi non avete fiducia,
gli adulti che vi vedono saranno più infelici di voi.
Coltivate le amicizie, incontrate la gente. Voi crescete quanto più numerosi sono gli incontri con la gente, quante più sono le persone cui stringete la mano.
Ragazzi, non barattate mai l’onestà con un pugno di lenticchie.
Vogliate bene a Gesù Cristo, amatelo con tutto il cuore.
Prendete il Vangelo tra le mani, cercate di tradurre in pratica
quello che Gesù vi dice con semplicità di spirito.
Amate i poveri, perché è da loro che viene la salvezza.
Non arricchitevi, non vale: nel gioco della vita  è sempre perdente
chi vince sul gioco della borsa.
No, non è un problema solo dei grandi. Anzi, comincio a dubitare che la pace,
in questo vecchio mondo, possano essere i grandi a farla fiorire.
E allora ragazzo spezzati in quattro per la pace.
Prega per la pace. Allenati al dialogo. Cambia il tuo cuore.
Educati alla pace. Si, perché la pace è anche un’arte che si impara.
Non basta lo slogan. Non basta una marcia. Non basta un cartello.
Ci vuole lo studio. Occorre il confronto. Occorre soffrire.
Ti sarà necessario anche prendere posizione:
l’equilibrismo non è il modo giusto per difendere la pace.
Dai, ragazzo! Per la pace fatti in quattro pure tu! Ce la farai!
Ragazzi, vivetela bene la vostra vita, non bruciatela!
Sarebbe splendido se la vostra vita la metteste al servizio degli altri.
Io sono convinto che se la vostra vita la spendeste per gli altri,
la metteste a disposizione degli altri, non la perdereste.
Perdereste il sonno, ma non la vita. La vita è diversa dal sonno.
Perdereste il denaro, ma non la vita. La vita è diversa dal denaro.
Perdereste la quiete, ma non la vita.
La vita travalica la quiete, soprattutto la quiete sonnolenta, ruminante del gregge.
Perdereste la salute, ma non la vita”

Fonti di questo articolo:


18/12/2022
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